lunedì 17 maggio 2010

Diritto d'autore

Il diritto d'autore nazionale non va confuso né a livello terminologico né a livello concettuale con il termine anglosassone “copyright”. Il copyright statunitense è il diritto esclusivo che l’utente ha di effettuare una copia dell’opera di un autore, ai fini della distribuzione e/o dello sfruttamento commerciale; in linea generale è caratterizzato dalla protezione economica dell’opera creativa e non prende in considerazione il cosiddetto "diritto morale", mentre il diritto d’autore in prospettiva europea è incentrato sia sulla tutela morale che economica dell’autore.
Il testo che sta alla base dell’inquadramento sistematico nazionale del diritto d’autore è la Legge 22 aprile 1941 n. 633 e sue successive modifiche. Numerose disposizioni nel settore si trovano anche nel Codice Civile. Manca invece nella Costituzione italiana un qualsiasi accenno esplicito alla tutela del diritto d'autore; vengono enunciati solo alcuni principi generali.
A livello comunitario le istituzioni hanno mostrato un particolare interesse nei confronti della tutela delle opere di ingegno. Ricca è infatti la normativa in tema di tutela della proprietà intellettuale.
Il copyleft è un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
A questo proposito si possono citare le licenze Creative Commons: contestualizzate rispetto ai sistemi giuridici dei diversi paesi, sono utilizzabili gratuitamente e rendono possibile agli autori la condivisione delle opere creative rinunciando o conservando in parte i diritti di utilizzazione economica e consentendo l’utilizzazione libera per determinati usi e a certe condizioni. Esse consentono la visualizzazione pubblica, la distribuzione, la copia, l’integrazione dell’opera in una o più opere collettive, obbligando sempre e comunque a citare la fonte del materiale riutilizzato. Fra le altre possibili restrizioni e condizioni figurano: l’utilizzazione per scopi non commerciali e la limitazione del riuso per opere derivate. Prima di poter accedere a un qualsiasi contenuto, l’utente dovrà esplicitamente accettare i termini e le condizioni d’uso.

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